TERAMO – Tramontato il programma Stu (Società di Trasformazione Urbana) , l’area della stazione verrà tuttavia riqualificata attraverso un intervento articolato che prende le mosse dall’arretramento dell’arrivo dei treni; ciò permetterà di sistemare l’area di risulta mutandola in piazza urbana che si aprirà tra viale Crispi e via dell’Aeroporto. Di questo si è parlato stamane nell’Ufficio di Gabinetto del sindaco, nel corso di un incontro tra l’amministrazione comunale di Teramo e la direzione compartimentale di RFI, gruppo Ferrovie dello Stato. Oltre al sindaco Brucchi, per il Comune era presente l’assessore ai Lavori Pubblici Giorgio di Giovangiacomo, mentre per l’azienda dei trasporti è intervenuto l’ingegner Luciano Frittelli, direttore territoriale produzione di RFI Ancona. L’intervento era stato richiesto da Brucchi e, in esito alla sollecitazione, l’ingegner Frittelli ha presentato un progetto appositamente redatto dalle Ferrovie, che ridisegna per intero l’area in cui si preveda la realizzazione di una bretella tra le stesse via Aeroporto e viale Crispi, così come richiesto dai due comitati di quartiere della zona; ciò, anche in vista dello svincolo del Lotto Zero della Gammarana che, nei pressi avrà la sua uscita. Nel progetto figura anche la creazione di un parcheggio per 120 posti-auto, opera già finanziata e con progetto esecutivo già redatto, per la quale debbono essere solo definiti i termini della convenzione tra le parti. Il sindaco Brucchi ha anche chiesto la rimozione del binario morto che è ora ancora posizionato, intervento che consentirà di riqualificare un’area più vasta dell’intera zona.“La Stu – dichiara il primo cittadino – non era più realizzabile ma siamo comunque riusciti a coinvolgere le Ferrovie dello Stato in un programma che riqualifica l’area, così come atteso da anni dai residenti e come ripetutamente sollecitato dai Comitati di Quartiere. L’area ha una importanza e una collocazione strategiche nel territorio comunale e, con l’intervento, diventerà di fatto uno spazio perfettamente integrato con la cinta urbana. La sua articolata destinazione, in cui non manca la creazione di una piazza, risponde anche all’intenzione di cancellare il decennale senso di separazione che i residenti lamentano e favorire la continuità con il cuore della città”.